Pioggia e lacrime sulla sintassi

Magari l’errore è stato corretto, tuttavia è risaputo che, anche in tempi liquidi e digitali, scripta manent.

Demis Roussos

Stamattina ho appreso dalla radio e ho verificato su un sito giornalistico abituato a controllare e ricontrollare ciò che pubblica che il quesito posto sulla piattaforma Rousseau dal Movimento 5 Stelle ai propri seguaci è il seguente:

Sei d’accordo che il MoVimento sostenga un governo tecnico-politico: che preveda un super-Ministero della Transizione Ecologica e che difenda i principali risultati raggiunti dal MoVimento, con le altre forze politiche indicate dal presidente incaricato Mario Draghi?

Sì, con sprezzo della punteggiatura, è stata scritta questa roba.

Partiamo dai due punti, dei quali viene fatto il tipico uso dello studente maldestro degli anni Dieci-Venti. Davanti a un qualsiasi elenco di anche due soli membri, lo studente italiano maldestro usa i due punti.

  • Sono uscito a fare shopping con: Luca e Matteo.
  • L’Italia è bagnata dal: Mare Adriatico, Mar Ionio, Mar Tirreno.

Il quesito pentastellato non propone un elenco, ma solamente due proposizioni relative coordinate tra loro, tuttavia la ripetizione (corretta) del pronome deve aver fatto scattare l’automatismo ripetizione = elenco = due punti.
Il capolavoro è però la virgola dalla funzione misteriosa. Anzi, la funziona non è del tutto oscura, perché a mio parere è una cosiddetta toppa peggiore del buco che cerca di rimediare il fatto che la preposizione “con” è riferita al “governo tecnico-politico” ormai distantissimo.

Mi si dirà che sono pedante, ma io rispondo che è bene esserlo, non solo perché le parole sono importanti e altrettanto lo sono le virgole, ma soprattutto perché in democrazia contano le forme. Il disprezzo della grammatica, manifestato dal quesito da cui dovrebbero dipendere la nascita o l’aborto del futuro governo, corrisponde all’ignoranza delle procedure per cui una decisione tanto importante viene affidata a una piattaforma privata della quale il proprietario Davide Casaleggio è una specie di principe ereditario che ha avuto la ventura di essere figlio di un visionario bizzarro morto prematuramente.

Chissà, forse nel MoVimento con la V maiuscola che non teme l’ossimoro “tecnico-politico” e non teme il ridicolo del super-Ministero della Transizione Ecologica c’è pure chi confonde Rousseau con Roussos.

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10 pensieri riguardo “Pioggia e lacrime sulla sintassi

  1. 😂 🤣
    [Ai suoi tempi, colsi più volte il bizzarro visionario copiare, senza citare la fonte, i miei scritti ‘GartnerGroup’ in inglese sulle tecnologie emergenti. Che la terra gli sia lieve: era lugubre ma simpatico]

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    1. Anche a me capitò che la mia tesi di laurea fosse scopiazzata in una monografia di una giovane ricercatrice. Mi arrabbiai abbastanza anche perché, in maniera ancora più subdola, fu scopiazzato il lavoro di un altro amico. Scrissi una recensione molto puntuale, ma poi non ebbi voglia di renderla pubblica. Nel frattempo abbandonai le velleità di carriera universitaria, mentre la scopiazzatrice salì in cattedra.

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      1. 😁Sì, dài! Diamoci dentro allora!

        Una volta un prof Innominato della Sapienza mi propose di scrivere un contributo – tra i 5 previsti – per un libro a sua cura, del quale mi mandò l’impianto generale sotto forma di 600 parole. Avendogli io fatto notare che quel testo era in realtà mio, mi scrisse (dopo giorni e giorni) che non lo sapeva: l’abstract era stato scritto da un suo assistente e questi confessò di averlo tratto verbatim da Wikipedia, la quale a sua volta recava un’intera pagina di un libro scritto da me, alla faccia del copyright che peraltro non era mio bensì dell’Editore.
        Insomma un Ordinario di Quaquaraquà, proprio come quella tua giovane ricercatrice oggi cattedratica.

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  2. Comunque se parliamo di testi politici io vorrei ricordare qui parte del famoso art 70 della Costituzione così come emendato dai consulentoni di Matteo Renzi allorché egli intendeva (forse a ragione, non so) ritoccarla un po’, nel 2016:

    «La funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere per le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali, e soltanto per le leggi di attuazione delle disposizioni costituzionali concernenti la tutela delle minoranze linguistiche, i referendum popolari, le altre forme di consultazione di cui all’articolo 71, per le leggi che determinano l’ordinamento, la legislazione elettorale, gli organi di governo, le funzioni fondamentali dei Comuni e delle Città metropolitane e le disposizioni di principio sulle forme associative dei Comuni, per la legge che stabilisce le norme generali, le forme e i termini della partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione europea, per quella che determina i casi di ineleggibilità e di incompatibilità con l’ufficio di senatore di cui all’articolo 65, primo comma, e per le leggi di cui agli articoli 57, sesto comma, 80, secondo periodo, […]».

    Questo testo era scritto da una persona che non conosce l’uso di connettivi, congiunzioni, punteggiatura: ognuno avrebbe potuto, in futuro, intenderlo a modo suo. Del resto è così che, lamentava Montanelli, da mezzo secolo si compilano le leggi in Italia, mentre la Costituzione del ’48 fu rivista da eminenti italianisti…

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    1. La qualità dell’italiano di chi esce dalla facoltà di giurisprudenza è un problema non da poco. Conosco avvocati che scrivono bene, in almeno un caso addirittura benissimo, ma scrivono così NONOSTANTE l’università. In facoltà, in studio e in tribunale invece si usa generalmente un italiano sgrammaticato e dal lessico bislacco.

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  3. A Rai News un ospite ha analizzato il quesito posto su Rousseau, mettendo in luce almeno 2 storture:

    – La prima è il chiaro tentativo di indirizzare gli interlocutori verso una risposta ben precisa, evidenziando che un eventuale governo Draghi “difenderebbe i principali risultati raggiunti dal Movimento”;
    – La seconda è la sottolineatura del fatto che le forze politiche con cui dovrebbero governare i grillini sono state “indicate dal presidente incaricato Mario Draghi”. Come a dire: sì, è vero, ci sporchiamo le mani governando con partiti indegni, ma è Mario Draghi che li ha tirati dentro, mica noi.

    Peraltro vorrei sapere quali sono questi famosi risultati raggiunti dai grillini, dato che loro per primi hanno abbandonato una dopo l’altra tutte le loro battaglie e i loro princìpi. E infatti tra le politiche del 2018 e le europee del 2019 i loro elettori si sono dimezzati: se i grillini avessero centrato tutti i loro obiettivi come dicono, i loro voti sarebbero al contrario aumentati.

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