I politici dovrebbero essere vaccinati per primi

A me la foto del Presidente della Repubblica seduto, in attesa di essere vaccinato come tutte le altre persone, è piaciuta molto. Mi sembra che esprima efficacemente l’idea di una repubblica non solo democratica, ma pure “fondata sul lavoro”, perché un presidente che non salta la fila è anche un presidente che rispetta i lavoratori e non li costringe a dover spiegare alle altre persone in fila perché qualcuno segue una corsia preferenziale.
La foto mi piace sia che sia stata scattata all’insaputa del Presidente, sia che sia stata in qualche modo orchestrata. Penso che sia verosimile che il Presidente sapesse che ci fosse il fotografo del Quirinale e che abbia chiesto discrezione nello scattare le foto. È possibile e forse probabile che lui stesso abbia chiesto di scattare la foto e renderla pubblica. Mi sembrerebbe giusto: in un periodo drammatico che dura da più di un anno, il Presidente manda una foto il cui significato è “vaccinatevi, aspettate il vostro turno e non cercate di superare gli altri”.

Mi piace pure la foto che non è stata scattata, cioè quella con il presidente con la manica della camicia arrotolata, o magari direttamente in canottiera nel momento in cui viene punto. È un messaggio di sobrietà e decoro istituzionale che distingue Mattarella dai tanti politici pronti a immortalarsi malvestiti in contesti anche istituzionali, a farsi fotografare a bocca piena, a riprendersi in dirette fintamente di fretta riprese con il telefonino, a scattarsi selfie a ogni respiro e a pubblicare in ogni dove sciocchezze, bestialità e sproloqui. Mattarella ha quel senso del decoro, un tempo ovvio per un politico, per il quale non ci si presenta in pigiama, ma vestiti, e il bagno, la camera da letto e la cucina sono luoghi non disdicevoli, ma semplicemente privati.

Dette queste cose, io penso che sarebbe stato giustissimo che il Presidente della Repubblica fosse stato vaccinato il primo giorno in cui era possibile. Sarebbe stato un segno di rispetto verso la persona la cui carica rappresenta l’unità del popolo italiano e sarebbe stato un modo per affermare la nobiltà del compito dei politici.
In più azzarderei una considerazione di carattere epidemiologico: i parlamentari sono persone che si radunano numerose in un’aula (sì, lo so che non sono sempre così numerosi) e che per il loro ruolo incontrano tante persone. Sono dei potenziali diffusori del virus e in effetti è capitato che lo siano stati. Alcuni sono addirittura considerabili dei potenziali untori, visti i loro comportamenti irresponsabili. E allora, anche se non è detto che il vaccino impedisca sempre di diventare portatori del virus, li si vaccini. Se non per decoro, per opportunità.

11 pensieri riguardo “I politici dovrebbero essere vaccinati per primi

  1. Sottoscrivo pienamente.
    Mi hai anche fatto venire in mente un politico piuttosto noto di qualche tempo fa: Salvatore (detto Totò) Cuffaro.
    Riporto da WikiPedia:
    È stato soprannominato da alcuni giornalisti “Totò vasa vasa” (“bacia bacia” in siciliano) per la sua abitudine di salutare tutti quelli che incontra con due baci sulla guancia

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  2. Dimenticavo una cosa.
    Su WikiPedia su di lui c’è anche questo:
    È stato condannato definitivamente a sette anni di reclusione per favoreggiamento personale verso persone appartenenti a Cosa nostra e rivelazione di segreto istruttorio. Recluso nel carcere romano di Rebibbia dal 22 gennaio 2011, ritorna in libertà il 13 dicembre 2015

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      1. Non sottovalutare il “fattore genere”: può darsi che scelgano una donna, e in tal caso la favorita sarebbe la Casellati. L’ho letto sul Fatto quotidiano, che pure non è certo un giornale di destra. Grazie per la risposta! 🙂

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        1. Ecco mi hai fatto venire in mente una persona che vedrei benissimo alla presidenza della Repubblica: Rosy Bindi. Rigore,autonomia, coraggio, senso delle istituzioni: mi sa che sognerò lei come presidente.

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        2. Renzi la odia con tutto se stesso: con lui al governo è impossibile che lei venga eletta presidente.
          So già cosa stai per dirmi: “Ma guarda che il partito di Renzi è minuscolo, in Parlamento è composto da una manciata di uomini e nel paese reale non esiste proprio”. Ti do ragione, ma Renzi ha già dimostrato di saper determinare il corso della politica italiana anche con quella manciata di uomini, e quindi tocca rassegnarsi al fatto che a Roma non si muove foglia senza il suo consenso.

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