Mi piacerebbe parlare di un titolo di rara idiozia, ma siccome i titoli idioti non sono una rarità, dovrò accontentarmi di definirlo un titolo di pura idiozia.
Non sto parlando né di un titolo qualunque di “Libero”, né di uno dei penosi calembour della prima pagina della Gazzetta dello sport” e neppure di quel demenziale, anzi demente, “Dio è italiano” che il “Corriere dello sport” di ieri ha schiaffato in prima pagina per svelare il piano celeste dietro i rigori dopo i supplementari.
Troppo facile.
Resto amareggiato invece a leggere l’apertura odierna della “Repubblica”, che proclama “l’Italia dello sport più forte del virus”. A me certe parole sembrano di una stupidità talmente autoevidente che non occorre spiegarla.

Sei troppo duro.
Cioè, sì, hai ragione: il titolo è idiota, ma è di un’idiozia disperata.
Sfinimento e alienazione dopo tutti questi mesi passati così, e senza nulla di certo all’orizzonte, colpiscono e coinvolgono anche chi fa (dovrebbe fare) informazione corretta.
Si cercano quindi angoli guardando verso i quali si possa intravedere qualcosa che non sia “quella cosa”, e quindi va bene tutto o quasi.
E’ istinto di sopravvivenza, credo. Ce lo hanno anche gli idioti.
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Sicuramente sono condizionato dalla mia poca attenzione al calcio, è che mi infastidisce l’idea di identificare l’Italia con la nazionale di calcio, nonostante sulla panchina ci siano Mancini e Vialli che sicuramente sono molto più affascinanti di Donnarumma e non solo per un genovese, per altro neppure sampdoriano.
E poi si parla di sport giocato da altri, lo sport più forte del Covid per me è quello di chi esce a correre, a camminare sui monti, a nuotare in mare e in piscina, ad andare in barca a vela, a giocare a bocce, senza guardare in cagnesco gli altri senza maschera ffp2 anche all’aperto.
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Oggi la gente non compra più i giornali per informarsi, perché tra telegiornali, Internet e notizie condivise su Whatsapp ci sono mille modi per rimanere aggiornati su tutto senza spendere un centesimo. Oggi la gente compra i giornali per avere un approfondimento sulle notizie che sa già: io lettore di giornali so già cos’è successo, ma voglio che un giornalista mi aiuti a capire se quella legge è giusta o sbagliata, o a chiarire i punti oscuri di qualcosa che non mi quadra.
Da questo punto di vista, il mio giornale preferito in assoluto è il Fatto quotidiano: non solo perché spiega anche i concetti più difficili con grande chiarezza, ma anche perché spesso commenta le notizie in chiave ironica, e quindi mi fa sorridere anche su dei fatti che di primo acchito mi provocano soltanto amarezza.
Una delle rubriche più ironiche in assoluto del Fatto quotidiano è l’editoriale del Lunedì, in cui il direttore del giornale prende in giro tutti i titoli e gli articoli più demenziali usciti sui giornali nella settimana precedente. Probabilmente anche questo titolo finirà in quell’editoriale, e non vedo l’ora di sapere come verrà ridicolizzato.
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Tra l’altro con la foto sotto dell’assembramento in piazza, l’effetto è tragicomico
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Anche il titolo di oggi non è niente male: Caccia ai non vaccinati! Facciamo un safari?
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