#nonechestiaandandotuttobene

Provate a digitare su un motore di ricerca “#andratuttobene mascherine”: troverete mascherine di varia qualità, magari con il logo di qualche grossa istituzione, con la frase motivazionale che ormai suona, più che beffarda, insopportabile. Perché non sta andando per niente bene, perché a parte qualche irriducibile negazionista e cospirazionista che non merita neppure di essere nobilitato con un paragone con il manzoniano don Ferrante che non credeva alla peste, tutti vediamo che cosa sta succedendo. Certo, sono marito di una dottoressa e quindi appartengo non solo a una categoria a rischio ma ho pure più facilità ad aver notizia di casi di malati, tuttavia non credo di essere particolarmente sfortunato se posso purtroppo dire che l’epidemia entra in casa nel miglior dei casi con una febbre che non se ne vuole andare, che colpisce parenti della mia età con una polmonite, che fa morire il nonno di un alunno e il padre di una compagna di classe della figlia, che sta tenendo in sospeso i nonni dell’amica di un’altra figlia.

No, non è andata bene.

E penso a chi ha pensato di scrivere la frasetta su mascherine ridicole fatte con lo swiffer, perché da qualche parte c’è una persona che viene pagata per avere queste brillanti idee. Dentro a un ministero, o forse pagato per la collaborazione esterna con il ministero o con un’azienda, c’è uno che si guadagna lo stipendio suggerendo di scrivere una frase insultante.

6 pensieri riguardo “#nonechestiaandandotuttobene

  1. Le mascherine sono di difficile reperibilità, a tutt’oggi, e il motivo reale preferisco non saperlo.
    Prima o poi ne arriveranno, questo è plausibile. Il problema è che nella necessità non ci potremo permettere di fare i difficili, e se ti ritrovi ad averne una, una sola, e ti serve dannatamente, e su quella unica e sola che hai c’è una frase idiota, o anche peggio (il logo di un partito improponibile, uno slogan delirante, un brand allucinante), beh, amico, deglutisci, indossa e vai. Magari non farti fotografare, però.

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  2. Slogan terribile, e spesso la mascherina stessa in un tessuto che farebbe sbellicare il virus, potessimo vederlo. Come se non bastasse, un arrogante televisivo si permette di bollare chi porta la chirurgica come “altruista” e chi porta la ffp2-3 (per altro le uniche realmente protettive…) come “egoista”.

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    1. Grazie degli auguri, che ricambio. Mia moglie cerca di far per bene il suo lavoro, in questo momento lavorando via Skype, ma non è in prima linea come altri medici. Penso però a un amico chirurgo che pochi giorni fa ha perso un collega del suo gruppo con il quale lavorava da 15 anni, lui ha davvero bisogno di tante benedizioni, di lui si può davvero solo “dire il bene”.
      Che dopo il Venerdì Santo venga la Pasqua.

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      1. Anche mio padre ieri ha perso un suo carissimo amico. Abitava lontano dalla zona rossa (in Toscana), aveva circa 60 anni ed era sano come un pesce, quindi è stato un vero fulmine a ciel sereno. E ci ha fatto capire che nessuno (ma proprio nessuno) può ritenersi al sicuro: speriamo che tutti si comportino di conseguenza. Grazie per la risposta! 🙂

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