La professoressa no vax manipolatrice

Ieri mi sono imbattuto in questa foto di una lettera scritta dagli alunni di una professoressa di una scuola secondaria del nord Italia.

La professoressa ha commentato la lettera con queste parole:

Vorrei scrivervi che non ho pianto, che avrei voluto abbracciarli a uno a uno, che il cuore mi si è spezzato guardando i loro occhi così tristi, unica cosa che mi è data vedere del loro volto.
“Ricordate di difendere sempre la vostra libertà. Ricordate che nessuno può obbligarvi a fare ciò che non ritenete giusto. Ricordatevi che io CI SONO.
Siate buoni con chi mi sostituirà. Siate la classe di ragazze e ragazzi in cui credo e ho sempre creduto.”
Sono andati dalla Preside a portare questa loro protesta che, per quanto inefficace, mi ha spalancato il cuore.I miei alunni! I miei eroi! ♥️
Katia

dal profilo Facebook

Inutile dire che il post della professoressa ha ottenuto centinaia di condivisioni, commenti commossi e tanti cuoricini.

Io invece non mi commuovo per niente.
Prima di tutto mi sembra poco rispettoso sbattere su Facebook una lettera in cui compaiono le firme dei propri alunni. Visto che la professoressa non ci ha pensato, ho provveduto io a sbianchettare i nomi degli alunni nella foto che pubblico. Sono poi un malpensante se osservo che le parole degli alunni sono le parole di chi ha un’insegnante che avrà sicuramente uno splendido, profondo e amorevole rapporto con la sua classe, ma che è pure una manipolatrice? Sono malpensante a percepire nelle parole degli alunni l’eco di una donna che parla in classe di “libertà di scelta vaccinale” e di “io che ci sono per voi”? Lo so che parlo di una persona che non conosco, ma mi baso su ciò che la professoressa rende pubblico su Facebook, e sul suo profilo io trovo molto del materiale consueto tra i no vax, sia pure in quantità minore rispetto ai più accaniti che pubblicano decine di messaggi al giorno. Trovo comunque i rilanci delle parole del portuale triestino Puzzer, i messaggi paranegazionisti, le falsificazioni sui morti da vaccino e altre cose del genere. Io mi auguro che certi messaggi non siano passati dalla professoressa ai suoi alunni, ma forse sono troppo ottimista, perché francamente non vedo neppure un grande rispetto verso i propri alunni non solo nella pubblicazione delle loro firme, ma anche nella fotografia impietosa del loro scritto, che con il suo stampatello, gli accenti mancanti e la sintassi così così non fa loro onore. Voglio dire: forse anche i miei alunni scriverebbero in stampatello e commetterebbero errori di ortografia e sintassi, ma di certo non pubblicherei su Facebook la foto firmata dei loro scritti.

11 pensieri riguardo “La professoressa no vax manipolatrice

  1. Onestamente trovo che gli studenti non abbiano bisogno di alcuna imbeccata per dire, se ci credono, che una professoressa per loro c’è sempre stata (e non: ci sarà sempre). Né per prendere posizione, sincera o artefatta che sia, su un tema del quale sono ben coscienti e sentono discutere in ogni dove e ogni quando (in classe chissà: mica detto, e men che meno che lo si faccia in modo non professionale ma personale, per accattivarseli).
    Insomma: al netto dello sbaglio di pubblicare i nomi, trovo pretestuoso attaccare tanto la prof. quanto gli allievi.

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    1. Ragazze e ragazzi di terza media possono essere in grado di pensare e scrivere cose molto più acute di un adulto, ma il mio fiuto da insegnante e quel poco di abilità nell’analisi dei testi che posso aver acquisito in tanti anni mi fanno sentire puzza di bruciato. Per dirla un po’ brutalmente, ho tanto l’impressione che questa classe abbia sentito molti discorsi sulla libertà di scelta individuale e poco sulla necessità, in certi casi, di agire collettivamente per il bene comune.
      Poi è vero che qualche dubbio sullo strumento del Green Pass lo ho pure io, in particolare per quanto riguarda la sospensione dal lavoro per gli insegnanti che non si sono vaccinati. Se penso ai due casi a me più vicini, non si tratta sempre di persone fanaticamente nemiche dei vaccini, anzi, in un caso si tratta di una persona sostenitrice del vaccino, ma che per ragioni di salute e una gestione medica che definirei maldestra si trova adesso in difficoltà.

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      1. Invertirei le proporzioni. Io credo che i ragazzi di ogni età abbiano sentito fin troppo parlare di responsabilità collettiva e salute pubblica, senza affatto sentire un’altra campana se non cercandola da sé, magari sui social.
        E qualora una critica gli sia giunta, come la tua, la immagino troppo cauta, blanda: irricevibile.

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  2. Io di professori novax ne conosco solo uno: è un collega con il quale ho fatto il commissario esterno alla maturità del 2017. A quei tempi mi sembrava una persona equilibrata, invece ho scoperto che è un vero e proprio esaltato: su Facebook ha pubblicato una sua foto a una manifestazione no green pass a Roma, in cui indossa la bandiera dell’Italia sulle spalle e regge un cartello con su scritto “Draghi merdoso”.

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    1. Non conosco questo collega e concittadino, ma in passato mi ero imbattuto nel suo blog. Inutile dire che io trovo i no vax dogmatici: hanno deciso un anno fa che il vaccino è il male e nulla fa mettere in discussione le loro idee.

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      1. Pirandello diceva che è impossibile far cambiare idea a qualcuno, perché ognuno di noi tende a farsi una propria idea sui fatti e sulle persone, e una volta che quell’opinione si è formata diventa subito dura come la roccia: niente può più scalfirla, perché come hai detto tu chi se l’è fatta non è disposto a metterla in discussione. Grazie per la risposta! 🙂

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