Fridays for Future (luminarie natalizie)

Non è una repulsione senile, ho sempre mal sopportato le luminarie natalizie precoci, così come le pubblicità dei pandori a ottobre e i panettoni nella stagione degli zucchini. Il fastidio può però diventare una rabbia che ti prende stomaco e cervello se oggi, venerdì 13 ottobre, mentre torno dal lavoro con una camicia a maniche corte con gli ultimi due bottoni non infilati nelle asole e senza neppure una felpetta nello zaino perché alle 7 del mattino a Genova è già troppo caldo, vedo due operai che montano le luminarie.

Credo proprio che non mi metterei a ostacolare un eventuale luddista, un Grinch, un Gesù nel tempio che si mettesse a strapparle, anzi forse mi congratulerei con lui. E, se mi si passa un azzardo che può essere letto non solo in chiave teologica, ma anche laicissima, il famoso episodio evangelico di Gesù che caccia i mercanti dal tempio può essere letto sia come un gesto contro l’eccesso di avidità in un luogo sacro che dovrebbe esserne immune, ma pure, ad un livello non so se più profondo ma comunque complementare, come la sostituzione del culto antico con un culto nuovo. Si può passare dalla festosità artificiale e coatta (cioè forzata e, in romanesco, anche tamarra) al rispetto in qualche modo religioso del nostro pianeta?

Visto che ci siamo, concludo questo breve post con una nota lieta: tra due giorni entrerà in vigore una direttiva dell’UE che, per limitare la dispersione delle microplastiche, vieta la vendita dei brillantini o glitter, sia sfusi, sia all’interno di prodotti come i cosmetici.

Se interessassero, ecco 4 pezzi sui Fridays for Future risalenti a 4 anni fa:
Perché venerdì spero di trovarmi di fronte a un’aula vuota (Global Strike for Future/1)
Confutazione semiseria di alcune opinioni benpensanti, ciniche e falsamente brillanti (Global Strike for Future/2)
Una seria confutazione di alcune opinioni benpensanti, ciniche e falsamente brillanti (Global Strike for Future/3)
L’ambientalismo non è roba da fighetti, ma il mito della coerenza è uno sporco ricatto (Global Strike for Future/4)